martedì 28 ottobre 2008
"Vede" - disse Mons. Farina a don Felice - "è colpa del Pastore se le pecore sono sonnolenti!"
I RAGAZZI
I POVERI
Dal Verbale del I° Febbraio del 1945: “Casi dolorosi: Il Direttore Don Felice ci parla del caso dolorosissimo di una vecchia di settanta anni, mezzo paralitica, mezzo cieca, che, scacciata dalla taverna dove si era rifugiata dopo la morte del marito, trovasi ora nella Chiesa di Croce Santa, assistita è vero amorosamente dalle donne di A. C. della Parrocchia, ma dove non può certamente rimanere a lungo. Questi casi di vecchi soli che non hanno dove ricoverarsi, e che sono frequenti in San Severo, in modo speciale da quando non si può più ricoverare all’Asilo Inabili al lavoro, ha fatto decidere il nostro Direttore Don Felice a mettere subito in attuazione, nonostante le numerose e quasi insormontabili difficoltà attuali, il suo progetto di costruire sulla terrazza della Chiesa di Croce Santa, qualche ambiente che potesse accogliere questi miseri relitti della società, quali appunto sono i Poveri vecchi, soli e malati. Il Consiglio applaude a questa iniziativa del Direttore, promettendo il maggior aiuto possibile, sia materiale che spirituale. Il Direttore Don Felice ci comunica pure tutti i passi già fatti per l’acquisto del materiale occorrente per la fabbrica e le offerte già ricevute al riguardo, e di come intende risolvere la questione dell’arredamento dei locali, e la questione dell’assistenza ai ricoverati.” (Storia del Volontariato Vincenziano, pag. 30)
LA PARROCCHIA
"A voler giudicare l’operosità instancabile e sempre a getto continuo di questo singolare Apostolo di Dio basta soffermarsi a giudicare l’impensato sviluppo della sua Parrocchia di Croce Santa. All’inizio della sua missione di Parroco una misera, povera e squallida chiesetta alla periferia della città. Lui , privo di mezzi, solo l’immensa risorsa del suo zelo, il grande dono della sua umiltà ancorata all’incommensurabile ricchezza della Provvidenza Divina, a distanza di anni, la piccola chiesetta allargata e ingrandita di opere di bene: asilo, laboratorio femminile. Suore, colonie elioterapiche e marine, le varie associazioni maschili e femminili con le proprie sedi, uffici parrocchiali, l’Opera del Perpetuo Suffragio, una Cripta Sacello ecc… Il suo zelo di Operaio instancabile nella vigna del Signore, aveva una particolare effusione presso gli infermi. Scrupolosa ed edificante la sua assistenza…si protraeva, a volte, per la notte intera e la mattina alle 7 era in Chiesa a celebrare.” (Ins. Santina Formato)
“Ecco l’impulso dato all’Azione Cattolica, specie nel settore giovanile. Sotto lo sguardo vigilante e incoraggiante di don Felice noi, viceparroci, in questo settore abbiamo potuto attuare quelle grandi attività culturali e spirituali che portarono all’auge le Associazioni di Croce Santa. Non c’erano associazioni che potessero competere nelle attività e nelle gare di cultura religiosa vinte molte volte in campo e diocesano e regionale e nazionale. Le associazioni in quell’epoca cercarono di fare cultura nel popolo con le recite, con il presepe vivente, diventando allora tutta la Chiesa Parrocchiale un salone accogliente la folla (compreso il Vescovo) che numerosa accorreva; con i carri allegorici in occasione della festa dell’uva e della Peregrinatio Mariae. Non parliamo delle missioni tenute dai PP. Gesuiti, dei Congressi Eucaristici e Mariani, della Peregrinazione mariana parrocchiale. Tutta la Parrocchia allora diventava Chiesa davvero Orante”. (D. Raffaele e D. Angelo Mele)
“I Vescovi che si sono succeduti lo hanno ritenuto non un astratto carismatico ma un realizzatore e profeta, ammirando in lui l’indefettibile venerazione per la Sacra Gerarchia, la fecondità del Ministero che, nella concretezza, chiamava tutti a fare con lui l’esperienza di Dio”. (Don Mario Lozupone)
IL SOCIALE
Campo politico: dal 1901, non ancora sacerdote, le prime lotte della "Gravis de communi re" di Leone XIII. Democrazia Cristiana, il rinnovamento dell'azione, le correnti, don Murri, Don Sturzo, le deviazioni del primo, la restaurazione concreta dell'altro; il Partito Popolare Italiano, le lotte, le soddisfazioni,poi il fascismo con le prime lotte politiche;Patto Gentiloni, finito in tribunale, assolto per inesistenza di reato, fondata la Democrazia Cristiana nel dopoguerra, assistenza ai dispersi, alle famiglie dei caduti, ecc., le ACLI. Tu solo, o Signore, Tu solo, o Signore. (Diario 17 maggio 1960)
LE ASSOCIAZIONI
LE MISSIONI
Diede vita anche alla Commissione Missionaria per alimentare nella Chiesa locale la passione per l’evangelizzazione dei poveri. Utilizzava come strumento di sensibilizzazione il Bollettino Salesiano, e chiedeva la testimonianza di amici missionari, perché rendessero partecipi il popolo della loro esperienza.
Tra questi ricordiamo D’Antonio D’Amicis e Narciso Antonio, fratello del Priore di Croce Santa che lavorò in Estremo Oriente al fianco del venerabile Mons. Cimatti e dei Santi Martiri Mons. Versilia e Don Callisto Caravario, tutti figli di Don Bosco. (Omnia in Caritate - Collana Testimoni/40 LDC- pag.25 di Sr Francesca Caggiano)
2 commenti:
Sono davvero felice di vedere don Felice messo alla nostra considerazione perché diventa un esempio da seguire in tempi assai contradittori come i suoi; e perché ci sveglia a non lasciare il male fare delle sue, opponendo il bene possibile a ciascuno.
Grazie Don felice per renderci pecorelle sveglie!
divertitevi
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